Ghirardi Alieno di Paolo Magnani


Un rumore sinistro fece tremare il nostro Infanzia. Un’enorme tv si era automaticamente accesa e sul suo schermo era apparsa l’immagine di un mitico essere. Un essere forgiato incrociando Bondi con Dell’Utri, l’avvocato Ghedini con Cicchitto, e poi: ¾ di La Russa, due fettine di Bersani, due zollette di D’Alema, e Belpietro a piacere. E per finire… Capezzone a volontà. Voi direte che è impossibile che esista un essere così. E invece no. C’è pieno di gente così se vai su Absalon 4, becchi la superstrada per Alfa Centauri e poi con la Vespa vai avanti un tot. Quell’essere era lui, si proprio lui. Dai che hai capito! Proprio quello li. Macco. Macco di Palemmo.
Infanzia si gettò a terra, e pronto a tutto impugno il cazzo di gomma. Se qualche creatura indefinita l’avesse attaccato,  si sarebbe difeso cercando di penetrarlo. O si sarebbe penetrato da solo, per confonderlo. O comunque si sarebbe penetrato, con la scusa di confonderlo. E’ proprio il nostro eroe. Ed è anche molto diabolico, dai qui il suo nome.
Dal fondo della sala si sentì un rumore di passi. Infanzia si nascose tempestivamente dietro un pacchetto di fiammiferi. Dall’oscurità spunto alla fine Balesticazzi, il biografo di Macco di Palemmo. “Macco” urlò Balesticazzi davanti allo schermo. E l’immagine si animò improvvisamente. “Macco, il nostro piano per conquistare Pamma sta procedendo come hai ordinato”. “Minghia” disse l’essere alieno. “Una volta che avremo tolto tutte le croci, potrai estendere il tuo dominio sulla città, e al posto del formaggio e dei prosciutti ci metteremo i mandarini”. “I nobili cinesi?” chiese Macco, che anche se alieno non capiva un cazzo. “No, il frutto tipico di Palemmo” gli rispose Balesticazzi.
Ormai era tutto chiaro all’intrepido Infanzia (che diciamolo è anche molto fico. E qui dico una cosa: è mai possibile che uno così non abbia delle donne che gli danno la figa e deve sempre pagare? Se io fossi una figa, e non Infanzia, la figa gliela darei. Va be, torniamo al racconto. Comunque se c’è qualcuno che vuol farmi un pompino, donna, uomo, travestito, alieno, io sono qui.). Dicevo: era tutto chiaro. La maglia crociata disturbava l’essere alieno, frenandone i piani di conquista. “Macco, mio grande Macco”, chiese Balesticazzi, “ma perché non riesci a sopravvivere alle croci?”. “Perché sono uno sfigato, che vive solo grazie ai coglioni come te”. E Balesticazzi si gettò ai piedi del teleschermo commosso, in adorazione.
Ma perché tutto ciò stava accadendo in casa di Ghirardi? Tanti inutili quesiti alla Voyager rimbalzavano nella mente di Infanzia. Che c’entrasse qualcosa anche Stonehenge? Le piramidi? I cavalieri templari? Roswell? O magari una qualche altra vaccata di Roberto Giacobbo?
Ma ecco. In quel mentre si materializzò Ghirardi, con a tracolla una bandoliera di insaccati. Balesticazzi rimase immobile, quando iniziò la trasformazione.
Il corpo di Ghirardi iniziò a trasformarsi, a tremare, e infine a lacerarsi. Quel corpo era in realtà solo un guscio. Dal quale uscì un essere alieno. Un essere sempre obeso, con il doppio mento, e i capelli corti. Come Ghirardi, però con gli occhi ovali e il corpo verde. Ecco la risposta finale, pensò Infanzia (cazzo, come lo godo io Infanzia). Ma si sbagliava. Un’altra trasformazione era in atto. Il nuovo guscio era in realtà solo la custodia di un’entità finale. Ma di chi? Ma di chi???
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Rieccoci. 
Una luce rossa accecante abbaglio infanzia, ed ecco, dal Ghirardi alieno stava prendendo forma l’alieno finale. Lui, sempre lui, Macco di Palemmo, con la maglia gialloblu a righe, il carretto siciliano, la cassata, i limoni, e la granita. Bisognava impedire quella trasformazione. Macco di Palemmo doveva continuerà a rimanere un’entità senza forma e senza spina dorsale. Infanza, memore di quanto appreso leggendo i giornaletti porno, estrasse i due sacri cazzi di gomma e li incrociò, dinnanzi all’essere alieno-mandarino. “Noooooooo la croce no”, esclamò Macco, sentendo che non poteva completare la sua trasformazione, consapevole che sarebbe tornato a vestire i panni XL di Ghirardi. “Ma incrociare i cazzi è contro i diritti dell’uomo e discrimina quelli che sono di una religione diversa…” implorò Macco, ma Infanzia non si impietosì, e rispedì l’alieno allo stato di Ghirardi.
L’umanità era salva. Almeno per ora….

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